Di seguito il documento che le
associazioni Ideeincorsa e Territorio Roma hanno proposto per avviare un tavolo tra Regione, Comuni di Roma e Fiumicino, Municipi a ridosso del fiume e Enti ed Autorità competenti il cui scopo è quello di formulare e condividere un
Progetto Strategico per la bonifica e la valorizzazione del Tevere.
Un progetto su cui iniziare un lavoro costruttivo e continuativo che deve puntare all’utilizzo dei fondi europei assegnati alla Regione Lazio e a quelli che si potranno ottenere partecipando ai bandi sui programmi gestiti direttamente dalla Commissione europea.
Con questa iniziativa, che intendiamo sviluppare in maniera sempre più incisiva, vogliamo stimolare la classe politica comunale e regionale ad acquisire IN MODO OPERATIVO la problematica Tevere come una priorità di intervento lavorando per un Progetto Strategico e per il reperimento delle risorse necessarie alla sua attuazione.
Il documento delinea una proposta di intervento per il tratto di fiume che va da Castel Giubileo alla foce. Un tratto di grande valore per la sua valenza ambientale, storico-archeologica e agricola e per la sua caratteristica di infrastruttura naturale che unisce importanti contesti urbani della città. Per questo il fiume di Roma è considerato da tutti una risorsa straordinaria per elevare la qualità, la sostenibilità e l’economia del nostro sviluppo urbano e territoriale.
Oggi il Tevere, nel rapporto con la città invece di essere una risorsa, purtroppo, costituisce un problema. Infatti, le piene sempre più frequenti e pericolose a seguito del cambiamento climatico sono una concausa importante negli allagamenti degli insediamenti urbani a ridosso del fiume tra i quali in particolare Labaro, Piana del Sole e Fiumicino. Inoltre, le piene impediscono l’utilizzo permanente delle banchine e delle sponde e, se a questo sommiamo i periodi di scarse piogge, la navigabilità del fiume è praticamente impossibile per gran parte dell’anno. Un altro aspetto negativo è il crescente degrado che sta vivendo la realtà del fiume per mancanza di manutenzione e vigilanza. Accampamenti e discariche abusive, rifiuti portati dalle piene, pavimentazioni delle banchine dissestate e così via. In sostanza, uno scenario che rende il Tevere una realtà impossibile da vivere e sempre più distante ed isolata dalla città.
Questa situazione non consente di valorizzare il fiume e le sue potenzialità.
Per aggredire e cambiare questo stato di cose è necessario che l’iniziativa delle istituzioni, superando la logica degli interventi parziali, sia guidata da un Progetto Strategico su cui impostare e coordinare i singoli interventi da intraprendere sulla base delle risorse disponibili.
Un progetto che sia condiviso da tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici interessati e che indichi gli obiettivi da perseguire, le azioni da svolgere, le priorità degli interventi, il fabbisogno di risorse e le modalità del loro reperimento ed uso.
PROPOSTE PER REDIGERE UN PROGETTO STRATEGICO SUL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DEL TEVERE.
Lo scopo del progetto dovrà essere quello di rendere il Tevere un fiume sicuro, navigabile e vivibile. Questo risultato rappresenta la condizione indispensabile per incentivare e favorire lo sviluppo delle potenzialità del fiume (turismo, agricoltura multifunzionale, sport, cultura, tempo libero, etc).
Il progetto dovrà essere impostato sulla base delle seguenti azioni:
1) Regimazione delle acque – Il governo dei flussi idrici del fiume è l’intervento strutturale più importante ed urgente per prevenire il rischio idraulico che costituisce una minaccia crescente per i territori circostanti e al tempo stesso rappresenta una delle cause principali della mancata valorizzazione del fiume. Inoltre, questo intervento è decisivo per favorire la navigabilità nel periodo estivo ed invernale. Per il controllo dei flussi, come da studi già effettuati, occorre realizzare delle casse di espansione (bacini di laminazione) nel tratto extra-urbano del Tevere compreso tra la diga di Corbara e la traversa di Castel Giubileo e nel tratto extra-urbano dell’Aniene. Riteniamo l’intervento su questa problematica una priorità assoluta.
2) Riqualificazione ambientale degli argini – L’intervento è finalizzato all’eliminazione di accampamenti, discariche, rifiuti e manufatti abusivi; a ripristinare la funzionalità e la sicurezza delle banchine e dei percorsi naturali e ciclopedonali; a mettere in sicurezza le aree ed i percorsi utilizzabili e a recuperare nuovi spazi da assegnare in concessione.
3) Completamento della pista ciclopedonale – Si propone di realizzare la pista ciclopedonale su ambo i lati del fiume dal GRA fino agli scavi di Ostia e dal GRA fino al Porto di Traiano. Il collegamento tra i due percorsi dovrà avvenire utilizzando il ponte della Scafa e realizzando un nuovo ponte ciclopedonale sul canale Capo due Rami in prossimità del lago di Traiano. Inoltre, si propone un secondo collegamento all’altezza della Fiera di Roma con la realizzazione di un altro ponte ciclopedonale.
4) Ripristino della navigabilità – Per garantire la navigabilità, oltre a quanto detto sulla regolazione delle acque, occorre intervenire anche su altri aspetti quali il potenziamento del sistema degli approdi e l’eliminazione delle soglie (salti di quota) in corrispondenza dell’Isola Tiberina e di Ponte Milvio.
5) Realizzazione del Polo archeologico di Ostia e Fiumicino – Il primo obiettivo da perseguire è quello di costituire l’area archeologica di Fiumicino comprendente i resti dei porti romani e della città di Porto e un nuovo museo delle navi, come richiesto dalle associazioni e come previsto dal Protocollo di Intesa sulla realizzazione del porto commerciale di Fiumicino. Al tempo stesso è strategico lavorare per unificare, in prospettiva, in un unico polo archeologico i resti delle antiche città di Ostia e Porto la cui costituzione può rappresentare una forte spinta alla valorizzazione turistico – ricettiva del Tevere.
6) Risanamento idraulico del territorio – Per mettere in sicurezza le aree urbanizzate a ridosso del fiume occorre realizzare i bacini di laminazione anche nel tratto urbano in corrispondenza delle zone di maggiore criticità. In questo senso è di grande interesse la possibilità, prevista nel Protocollo di Intesa sul nuovo porto commerciale di Fiumicino, di utilizzare il lago di Traiano come bacino di laminazione per la raccolta delle acque meteoriche da canalizzare verso il nuovo porto per soddisfarne il fabbisogno di acqua dolce. Con questa opera idraulica si metterebbe in sicurezza la riva destra del fiume compresa tra Piana del Sole e la foce e si risolverebbe anche il problema delle acque meteoriche dell’aeroporto.
Per quanto riguarda le risorse, la programmazione dei fondi europei 2014 – 2020 costituisce la fonte di finanziamento più concreta per il Progetto Tevere. Per questo occorre definire rapidamente obiettivi, linee di azione, priorità di intervento e progetti preliminari in modo da incardinare il tema Tevere nella gestione dei fondi europei assegnati alla Regione Lazio. Nello stesso tempo occorre impostare un lavoro per concorrere all’assegnazione dei fondi europei a gestione diretta (Programmi Life, Horizon, etc). A tale scopo proponiamo che sul Progetto Strategico, una volta condiviso, si dia vita ad un Accordo di Partenariato Quadro tra Regione, Comune di Roma e di Fiumicino, Autorità di Bacino, ARDIS, Autorità Portuale e associazioni. Uno strumento per promuovere e coordinare, rispetto alle opportunità offerte dai fondi europei, i tanti interventi che possono realizzarsi sul fiume in base alle azioni specifiche individuate dai singoli progetti.
